TITOLI DI CODA

TITOLI DI CODA - LUGLIO, COL BENE CHE TI VOGLIO...

Un mese in cui sono stati fissati solo alcuni paletti. In attesa dei big e del mercato

Luglio, col bene che ti voglio...speriamo finirà. Concedetemela questa licenza poetica alla famosa canzone di Riccardo Del Turco (anche se qualcuno magari conosce solo la parodia di Tony Tammaro, va bene uguale). Bando alle ciance: per fortuna luglio se ne è andato. La prima estate post-Covid ci ha consegnato un mese di luglio abbastanza interlocutorio per il calcio di Serie C. Solitamente, di questi tempi, sotto l'ombrellone, veniva stuzzicata la fantasia dei tifosi per un possibile colpo piuttosto che per un altro e si cominciava già a fare il conto alla rovescia verso l'inizio della stagione, magari con l'esordio in Coppa Italia. Nulla di tutto questo, stavolta. Il Coronavirus ha bloccato la terza serie ed i programmi della maggior parte delle società di C, come la Paganese, ferme praticamente da marzo. La prima incombenza da onorare è quella dell'iscrizione (mercoledì 5 agosto il termine ultimo), poi si comincerà a fare sul serio, fino ad arrivare al 27 settembre che è il giorno designato per l'inizio del nuovo campionato.

A luglio la Paganese ha fissato solo alcuni paletti in vista del prossimo campionato, a partire dall'allenatore. Giusto, giustissimo ripartire da Alessandro Erra. Il tecnico di Coperchia rappresenta, in scala ridotta, la rivincita dei "normali" o "normalizzatori" che ha caratterizzato anche questa stagione in Serie A. La rivincita di gente come Pioli e Iachini, per esempio: tecnici che prediligono un calcio pratico, votato a mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio, che porta risultati e anche conferme (Milan e Fiorentina hanno deciso di ripartire da loro, nonostante avessero già la valigia pronta). Può piacere o no, ma i numeri sono dalla parte di Erra. Nel primo scorcio dell'ultimo campionato gli azzurrostellati hanno regalato partite più spettacolari, con più reti, sia fatte che subite, e hanno dato filo da torcere anche alle big. Nel girone di ritorno, senza mettere mano alla squadra sul mercato, Erra e i suoi hanno tirato i cordoni della borsa e sono stati più "sparagnini", accontentandosi anche quando si poteva osare di più. Come sarebbe andata a finire non lo può sapere nessuno, certo è che aver di fatto allontanato sin dai primi match l'incubo retrocessione, dopo due stagioni disastrose, e con un budget fra i meno larghi del torneo, non è cosa da poco. La prima sfida, per l'anno prossimo, è miscelare i due andamenti e trovare una continuità stabile.

Ovviamente non tutti i meriti sono di Erra o della società, che pure ha messo il tecnico nelle condizioni di lavorare con un materiale umano diverso rispetto alle annate precedenti. Molto hanno fatto anche i calciatori. Alcuni hanno reso più di quello che ci si aspettava, come Diop che si è affacciato alla soglia della doppia cifra (9 gol) dopo anni, o come Schiavino e Bramati che giustamente si sono presi la riconferma. La sorpresa Guadagni, gli altri giovani che sono cresciuti tutti e quest'anno possono consacrarsi. Ma il loro contributo l'hanno dato diversi senatori, a partire da Ciccio Scarpa la cui permanenza appare scontata. E poi ci sono i capitoli riguardanti Baiocco e Capece, i quali avrebbero dovuto rappresentare i punti di (ri)partenza per quanto fatto in questo 19/20 (il centrocampista nell'ultimo anno e mezzo). Sarebbe un peccato non rivederli al Torre l'anno prossimo. Le intenzioni erano buone, poi però il caldo di luglio le ha sciolte. Speriamo che la concretezza di agosto rimetta le cose al loro posto.

Danilo Sorrentino
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