L'ATTESA VISTA DA NOCERA

L'ATTESA VISTA DA...NOCERA : A CACCIA DI UN MIRACOLO !

12.10.2018 17:00

Raddoppia l'appuntamento con i miei pensieri, in tema di Paganese, e dopo i commenti del dopo ho pensato di aggiungere i pensieri del prima. Un sabato del villaggio in versione Paganese. Senza fare troppi giri di parole, c'è sempre più voglia di Paganese, la mia squadra del cuore, che sta attraversando un periodo tecnico-societario dei più difficili dell'era Trapani. Squadre cosrtruite con il minimo sindacale, conti da far quadrare, aspettative dei tifosi che cozzano con i bilanci, disaffezione latente della tifoseria in fuga perenne e costante, insoddisfazione totale, mancanza di passione e di programmazione. Eppur si muove ! Come la calsssifica. Il punto di Potenza aveva dato ossigeno puro, anche sul versante morale. Ed ecco invece la stangata tra giudice sportivo ed infermeria. Arriva il Catanzaro in tutto questo, quasi a voler affondare definitivamente la voglia di ripresa. E come si fa a batterlo? Sono sfiduciato e demotivato, spero che i ragazzi in casa azzurra non stiano nelle mie stesse condizioni. Loro dovranno battersi su ogni palla vagante. Combattere su ogni centimetro del manto erboso del Torre, per conquistare qualcosa che, alla vigilia, sembra improbabile. Non è un pezzo in attesa di una finale playout, è solo un invito a chi indossa quella maglia, irriconoscibile per tanti disincantati, a lottare come lo fosse. Anche la conquista di un punto sarebbe un miracolo. Cerchiamo di rovinare la festa a mister Auteri, che a Pagani domani spegne le 50 candeline sulla panchina del Catanzaro.
D'altronde già in passato gli abbiamo rovinato qualche domenica - e che domenica! - quando era alla guida dei cugini al di là di Santa Chiara, bevendo un amarissimo calice... se non ricordo male erano quattro. Partivamo battuti sulla carta, anche se avevamo la formazione al completo, figuriamoci ora con le assenze di Cesaretti, Scarpa, Fornito, Musacci, Verdicchio e Diop. A proposito di Musacci...Chi l'ha visto ? Speriamo di vederlo al più presto. Sembra la stessa storia di Fabinho, eterno malato. Prima il ginocchio, poi il tendine, lo vedremo prima di Natale in campo? Mah, me lo auguro. Piove sul bagnato su questa piccola squadra di provincia, che ha le sembianze di un pesciolino in un oceano infestato da squali. Sabato arriveranno quelli calabresi, poi martedì ci saranno i pugliesi di Monopoli e non voglio nemmeno pensare a quelli siciliani di Catania di sabato prossimo. Vi ricordate come ci maciullarono l'anno scorso? Ben sei polette. Vabbè, pensiamo ad uno squalo alla volta. Quello catanzarese già in estate ci diede il benvenuto in Coppa Italia e domani si prevede un nuovo banchetto su cui affilare i denti e leccarsi i baffi. Loro vogliono fare la voce grossa in campionato, noi siamo piccoli, brutti e neri ma nella vita nulla è scontato, come si dice finchè vita c'è speranza, aiutati che Dio ti aiuta, la speranza è l'ultima a morire....non me ne ricordo più! Cerco di farmi coraggio è difficile ma ci provo, come ci dovrà provare la bella gioventù in casacca azzurra. Quasi sicuramente vincerà il Catanzaro, ma per favore ragazzi sputate anche l'ultima stilla di sudore, buttate sul terreno tutto il sangue che avete in corpo, fatevi appllaudire a fine partita non fatevi voltare le spalle come nell'ultima gara. Blindate il Torre sempre più terra di conquista che una volta faceva tremare i polsi e le gambe agli avversari che sbucavano dal sottopassaggio. Indossate la maglia della Paganese, non ha la storia del Catanzaro, che ha militato in B ed in A, ma ha la sua storia di oltre 90 anni. Indossate quella della Paganese, una piccola stella del calcio Italiano !    

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