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FAVO SBOTTA: "SONO STUFO, SEMPRE GLI STESSI ERRORI. COSI' FAREMO FATICA"

Se contro il Catania, nonostante l'imbarcata di reti subita, Massimiliano Favo era riuscito a trovare comunque qualcosa di buono, dopo il derby le parole del tecnico azzurrostellato suonano come una sentenza: così non si va da nessuna parte. E' soprattutto l'approccio al secondo tempo che fa schiumare di rabbia all'allenatore della Paganese. "Sono stufo. Non si può venire a giocare una partita a metà. Era un derby, uno spareggio, mi aspettavo un altro tipo di partita, bisognava fare una gara di sangue invece l'abbiamo persa facendo gli stessi errori. Nell'intervallo abbiamo parlato degli errori da non fare, e puntualmente dopo trenta secondi abbiamo preso gol su quella situazione. Mi prendo le responsabilità da allenatore per questa sconfitta, però ci vuole altro approccio alla partita per fare questa categoria. Non possiamo essere così altalenanti, sono difetti che emergono continuamente nelle nostre prestazioni e non vanno bene in Serie C. Non si può vedere una squadra che fa due partite in un modo e la terza così. Basta il minimo episodio per far crollare il castello e non è per questa categoria. Sono amareggiato, l'ho espresso ai ragazzi. Se andiamo avanti così, diventa dura. La superficialità vista in certi giocatori diventa devastante in questa categoria". 

La gara l'ha cambiata il vantaggio della Casertana, ma anche nel primo tempo la Paganese, dopo un avvio equilibrato, si è schiacciata troppo e ha rischiato di essere colpita per due volte da Carriero. "Nel primo tempo abbiamo avuto l'occasione di testa di Talamo, anche nella ripresa abbiamo costruito qualche chance con Maiorano e Tascone, ma sono particolari che mi interessano relativamente. Sono molto amareggiato per i gol presi, figli sempre delle stesse situazioni. Dopo aver tenuto a galla la gara nel primo tempo, nell'intervallo abbiamo curato le cose in un certo modo però poi quella rete presa dopo trenta secondi ha complicato la sfida. La Casertana dopo il vantaggio si è abbassata, ha sfruttato la profondità di Alfageme e Marotta e ha dilagato. Dobbiamo giocare in modo diverso, così non si va avanti in questa categoria. Dobbiamo giocare bene tutti i novanta minuti, discuto soprattutto degli errori ricorrenti che ci condizionano troppo. Non serve fare partite carine se poi prendi queste imbarcate. Sta succedendo troppo spesso e non va bene". 

Sono riemersi a Caserta tutti i limiti mentali della Paganese, nascosti sotto il tappeto a Siracusa e venuti a galla nella ripresa col Catania. "C'è sempre questa psicolabilità mentale nel gestire la prestazione, a volte basta un pericolo per cambiare l'atteggiamento mentale a questa squadra. Non è una questione tattica, ma mi riferisco a paure eccessive, alla mancanza di applicazione che poi dà coraggio agli avversari. Ora dobbiamo lavorare sulla testa. Abbiamo l'esigenza di rinforzare questa squadra, che è troppo giovane. Fra qualche mese serve qualcosa, la società lo sa perchè gli errori ricorrenti sono anche da ricercare nell'apprendistato alla categoria di molti nostri ragazzi. Poi non è sempre facile che gli over siano sempre al 100%, soprattutto dopo gare così ravvicinate". 

Danilo Sorrentino
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foto: Giuseppe Scialla

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