LE BOMBE DEL SICA...RIO

AKRAGAS A RISCHIO, RESPIRANO CASERTANA, CATANIA E MESSINA: IL BORSINO DELLE SOCIETA'

Non solo mercato. In questo periodo, nella grande arena della Lega Pro, tengono banco soprattutto ristrutturazioni ed equilibri societari che, in parecchi casi, sono assai precari. Una buona notizia, però, arriva da Caserta, dove l'ex presidente del Martina, l'imprenditore romano Luca Tilia, ufficializzerà a breve l'acquisizione del pacchetto di maggioranza del club. Già stabiliti ruoli ed incarichi, dopo l'incontro risolutivo di giovedì mattina con Giovanni Lombardi: l'ex difensore di Napoli e Salernitana, David Giubilato, coordinerà l'area tecnica, mentre Giovanni Maglione fungerà da suo consulente di mercato. Nessuna sorpresa riguardo la panchina, che sarà affidata a Beppe Incocciati. Nomi che Tilia aveva oramai scelto da tempo e coi quali aveva iniziato a tracciare programmi e strategie in vista della stagione che verrà. Maglione, osservatore calcistico che in questi anni ha collaborato con diverse società e con lo stesso Incocciati, con un occhio soprattutto sui giovani talenti, è stato in passato anche centrocampista dei falchetti. Nel corso di questa settimana, inoltre, potrebbe essere annunciato anche il nome del nuovo responsabile del settore giovanile, ancora top secret. Insomma, la Casertana cambia pelle e si riorganizza. Sperando di garantire continuità all'ultimo, splendido campionato.
A Melfi, invece, sono partiti i pre-abbonamenti: obiettivo salvare il club che, per proporre domanda di ripescaggio, dovrà mettere insieme 250mila euro. Già tanti i sottoscrittori che hanno raccolto l'invito del presidente Peppino Maglione. Melfi, che vive da 13 anni una favola immensa, vuole ancora i professionisti, ma serve liquidità. Il numero uno gialloverde ha sondato nuovamente la disponibilità della famiglia Moretti ad entrare in società, mentre il suo vice ed omonimo, Francesco Maglione, lavora per una cordata di imprenditori che diano ossigeno al progetto. Si vedrà ma, con la quasi certezza, ormai, del salvacondotto, anche il club è sulla via di una riorganizzazione che garantisca la continuità del prodotto calcio in città. 
Più spinosa la questione Messina. E' ad un punto morto la trattativa per la cessione del club all'imprenditore del caffè, Francesco Barbera. E, a questo punto, chissà se mai l'affare si farà. E se, più brutalmente, il presidente Natale Stracuzzi, e i suoi soci, abbiano davvero voluto privarsi della loro creatura in queste settimane di chiacchiere e supposizioni. Salvo sorprese, quindi, non ci saranno scossoni. Tanto che è stato chiamato Vittorio Tosto per occuparsi dell'area tecnica dopo l'investitura di Giovanni Villari in qualità di dg. Possibile che ci sia stato anche un confronto su queste tematiche con Gigi Pavarese: il diretto interessato non ha negato l'incontro, ma nel suo futuro potrebbe esserci il Football Club Sorrento di Franco Giglio, sempre che l'ex patron della Juve Stabia riesca ad assicurarsi un titolo sportivo per la società dopo la separazione burrascosa con Alberto Negri. Addio a Vittorio Cozzella, addio anche a Valerio Bertotto, per la panchina dei peloritani. E torna di prepotenza l'ipotesi che Lello Di Napoli possa restare sulla panchina peloritana. O che, a sostituirlo, possa essere un nome meno reclamizzato ma più emergente: Antonio Venuto, trainer del Due Torri. Appare in ogni caso chiaro che il club non potrà contare su un budget in grado di far sognare il popolo giallorosso. La realtà oggi dice questo, domani chissà.  
In cattive acque c'è anche l'Akragas. Il presidente onorario, Marcello Giavarini, ha confermato la volontà di iscrivere la squadra al campionato previo versamento di 400mila euro sotto forma di "donazione". Invitando, nel contempo, gli altri soci ad attivarsi fattivamente pena la mancata iscrizione. E' un bel rompicapo, in effetti. La rottura tra Giavarini ed i suoi soci è nei fatti, come è chiara la determinazione del patron del Gigante di non proseguire più questa avventura. I colloqui con cordate romane ed emiliane non hanno prodotto alcunché. E i tifosi se la prendono con il vice presidente Peppino Tirri, identificato tra i responsabili di questa situazione di incertezza. In questo sottobosco c'è una sola certezza: la sopravvivenza dell'Akragas, per usare un ossimoro, è a serio rischio. 
Respira e si rilancia il Catania dopo la "pace" Pulvirenti-Lo Monaco. E i tifosi possono tornare a sperare in grande. Altre situazioni di criticità non ne se intravedono, almeno per il momento. Anzi, la Paganese potrebbe ritrovarsi nel proprio girone (al netto di qualche contaminazione con realtà "centriste") almeno tre squadre che chiederanno il ripescaggio e che godono, a tinte variabili, di buona salute dal punto di vista societario. Il Fondi dell'Università Niccolò Cusano (e qui le risorse economiche sono importanti), il Taranto della presidentessa Elisabetta Zelatore (se poi arrivasse qualche pretendente ancora più facoltoso, non ci sarebbe alcuna preclusione al trasferimento di quote) e la Frattese del patron Antonio Nuzzo, che partirebbe con l'obiettivo di salvarsi e di stabilizzarsi nella categoria dopo un campionato di D stupefacente sotto tutti i punti di vista. Si materializzerebbe, nell'eventualità, un bel derby della Stella. Divertente, no?

Stefano Sica
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