QUATTRO CHIACCHIERE CON...

QUATTRO CHIACCHIERE CON...ANTONIO TRIPEPI: "HO NOSTALGIA DI QUEGLI ANNI ALLA PAGANESE"

12.10.2016 17:25

Questa settimana la nostra rubrica "Quattro chiacchiere con..." ospita uno degli ex giocatori più amati dalla tifoseria della Paganese, Antonio Tripepi. Nativo di Messina ma da anni trapiantato a Martina Franca, oggi il 63enne Tripepi è supervisore della Scuola Calcio Futura Martina. Una vita spesa sui campi di calcio dalla B alla D con 518 presenze e 34 gol segnati. Un buon bottino per un centrocampista offensivo con il vizio del gol. Domenica al San Vito si gioca Cosenza-Paganese, due squadre che hanno segnato una parte importante di vita calcistica di Tripepi
Antonio che partita ti aspetti?
"Innanzitutto vorrei ringraziarvi per l’opportunità che mi date per salutare entrambe le società e le tifoserie alle quali sono rimasto legatissimo. Sul piano sportivo, mi attendo una bella partita con due squadre che seguo e che mi piace vedere giocare per il loro modo di porsi di fronte all’avversario. Giocano un buon calcio e non fanno catenaccio. Merito, ovviamente, dei due allenatori ai quali faccio i complimenti per come interpretano il gioco del calcio".
Ovviamente, non ti chiedo di fare un pronostico...
"Di solito non azzardo pronostici per le partite ma avendo giocato in entrambe le formazioni mi auguro che sia una bella gara e che alla fine un punticino accontenti tutte e due. La Paganese fa del contropiede la sua arma migliore mentre i silani giocano un buon calcio e tra le mura amiche si fanno rispettare". 
Obiettivo play off dichiarato per entrambe le formazioni. 
"Si, il Cosenza è una buona squadra e soprattutto ha una buona struttura societaria alle spalle ed ogni anno tenta con pochi innesti la scalata alla cadetteria. Quest’estate, per quanto concerne la Paganese, ho seguito con trepidazione tutta la vicenda e sono rimasto male quando è stata in un primo momento estromessa dal campionato. Quando è stata riammessa sono stato davvero felicissimo". 
Che ricordi hai delle due piazze? 
"Beh..due piazze calde che vivono sette giorni su sette di calcio. Cosenza ha un pedigree più importante per aver militato tanti anni in B ma non per questo Pagani sia da meno. Ricordo la gioia immensa dei tifosi quando con Montefusco allenatore vincemmo il campionato dietro al Cosenza di Mister Sonetti, per le strade della città si impazziva dalla gioia. A livello personale, poi, ho vissuto il tremendo terremoto del 1980. Ricordo che tornavamo dalla vittoriosa trasferta di Siracusa ed arrivammo al Comunale dove c’era gente accampata ovunque. Ricordo con piacere anche l’allora presidente Marcello Torre, una persona squisita. Eravamo un buon gruppo di giocatori, oltre che colleghi anche compagni al di fuori del campo. Il primo anno alloggiammo a Pagani poi andammo tutti a Vietri sul Mare. Ricordo i vari Facciorusso, Oddo, Oteri, Fracas. Ogni tanto, mi viene nostalgia e tiro fuori vecchi ricordi oppure sento qualche compagno con il quale riviviamo quelle due stagioni davvero indimenticabili". 
Manchi a Pagani da oltre 35 anni, quest’anno ricorrono i 90 anni di fondazione della società, ti piacerebbe ritornare? 
"Guarda, se mi invitate, sarei onorato di poter fare un salto a Pagani. La città e la squadra mi sono rimaste nel cuore e sono contento quando vi ricordate di me. Ripeto, sarei felicissimo di festeggiare insieme a voi i 90 anni della Stella, sarebbe per me e per i miei compagni che sicuramente verrano, davvero una gioia immensa. Forza Paganese".

Carmine Torino
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