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RAIOLA COMMENTA L'INIBIZIONE: "SANZIONE PESANTE ED IMMERITATA"

Il dirigente azzurrostellato parla a Il Mattino: "Ho sbagliato, ma sono intervenuto per difendere i nostri sacrifici"

“Una sanzione troppo pesante ed immeritata”. E’ deluso l’amministratore unico della Paganese, Filippo Raiola, .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml; charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") }

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causa dell’inibizione di tre mesi inflittagli dal Giudice Sportivo, dopo l’espulsione rimediata al Menti per proteste. “Chi sbaglia paga – ha riferito il dirigente azzurrostellato nell’intervista rilasciata a Francesco Pepe per Il Mattinoperò non merito una sanzione di questa portata. La mia è stata una rimostranza accesa ma è stata dettata solo dal bisogno di difendere i sacrifici della nostra società che quest’anno sono davvero notevoli in tempo di pandemia. Non ho avuto alcun atteggiamento offensivo nei confronti del direttore di gara, né tantomeno ostruzionistico nei confronti della squadra avversaria. Tre mesi di inibizione sono eccessivi ed hanno meravigliato tanti addetti ai lavori che mi hanno chiamato per manifestarmi la loro solidarietà. In tanti anni di carriera non mi era mai capitato un episodio del genere e questa squalifica mi addolora più di una sconfitta della squadra”.

Per Raiola ora sarà dura stare fuori per tre mesi dal rettangolo verde e confinato in tribuna lontano dai suoi ragazzi: “In panchina non si può fumare come da regolamento – ha detto con un sorriso – e vorrà dire che soffrirò dagli spalti magari fumando qualche sigaretta in più. Ciò non toglie che starò sempre al fianco della squadra seppur in modi diversi sperando che in campo si possa sempre vedere lo spirito giusto e la cattiveria agonistica sfoderata contro la Juve Stabia. Lo dobbiamo ai nostri tifosi che sentiamo sempre vicini nonostante la lontananza forzata”.

Redazione
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