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SCARPA E LA PAGANESE: NON POTEVA FINIRE CON LE LACRIME DI BISCEGLIE...

Non poteva finire con le lacrime versate sotto la Curva a Bisceglie la storia di Ciccio Scarpa con la maglia della Paganese. Il capitano azzurrostellato continuerà a far gocciolare di sudore ogni singola maglietta con in petto la stella. Il 40enne - ma non diciamolo a nessuno - torrese si appresta ad iniziare la settima stagione con la società liguorina, la terza consecutiva. E' bastato un breve colloquio con la società per decidere di continuare l'avventura ancora per un anno. Nella nefasta stagione ormai messa in archivio, o eliminata dalla storia come affermato dal presidente Trapani sabato scorso, ha disputato 31 partite e realizzato 4 reti. Vorrà sicuramente incrementare i numeri che sono comunque già importanti: 123 gare e 35 reti con la casacca azzurrostellata. 

C'è aria di rinnovamento, voglia di cambiare registro, di tornare competitivi come nei primi anni di Serie C dell'era Trapani, quelli in cui si metteva in mostra un calciatore che sarebbe diventato il simbolo di questa Paganese, un calciatore che a tratti diventava imprendibile quando puntava il fondo e crossava, quando decideva di timbrare il cartellino su calcio di punizione. Potrà fare da collante tra la vecchia e la nuova Paganese in questa che si presume sia davvero (forse, mai porre limiti alla Provvidenza) la sua ultima stagione con la maglia della società liguorina. Scarpa non poteva non rientrare in questo discorso, nonostante la carta d'identità non lascia scampo: ci sarà all'interno del progetto, fosse anche da uomo-chioccia.

Ci si augura che la sua gestione sia oculata e che lo si utilizzi nei momenti di necessità o quando sia in grado di fare davvero la differenza perchè se vuole può dire ancora la sua in questo campionato che si annuncia davvero avvincente. Nell'ideale tattico di Erra (che lo conosce bene avendolo avuto anche come compagno di squadra), che ha schierato la Paganese con una sorta di rombo a centrocampo, Scarpa giostrava tra le linee di centrocampo e attacco cercando di far recapitare agli attaccanti il maggior numero di palloni. Con la mediana a tre (sia in caso di 3-5-2 che di 4-3-3), è probabile che il capitano della Paganese ritorni in mediana, oppure possa agire da seconda punta, libero di inventare alle spalle dell'attaccante centrale. Per il momento si gode la riconferma, con la volontà di non chiudere la sua storia azzurrostellata con una sconfitta, sancita dalle lacrime di Bisceglie

Alfonso Esposito
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