LE BOMBE DEL SICA...RIO

FOGGIA E CATANZARO GIA' CAMBIANO ALLENATORE, RISCHIA ANCHE BERTOTTO A MESSINA

E' una transizione ferragostana calda quella che sta mettendo a bollore movimenti e scelte last minute di alcuni dei club del girone C di Lega Pro. Colpi di mercato si alternano a ribaltoni tecnico-societari inaspettati ad appena 10 giorni dall'inizio del campionato. Insomma, c'è fibrillazione e il momento generale è tutt'altro che soporifero. Foggia e Catanzaro, in questo senso, vivono situazioni speculari. Entrambi hanno dato il benservito ai loro tecnici al culmine di rapporti interpersonali lacerati e non più ricucibili. Erra contro Preiti, De Zerbi contro Di Bari e, di rimando, tutta la società dei fratelli Sannella. Al centro della discordia, strategie di mercato differenti e piani di rafforzamento che, almeno secondo il pensiero dei rispettivi allenatori, stentano a decollare. La telenovela tra Erra e la società promette altre puntate (il Catanzaro valuta la risoluzione contrattuale per grave inadempimento), mentre a Foggia non si è fatta attendere la risposta piccata di Fedele Sannella alle dure parole di De Zerbi. Fatto sta che ad ambedue le squadre servono rinforzi di spessore, non lo si può negare. Soprattutto al Foggia, dal quale ci si aspettava ben altro mercato. Se a sinistra sta per sbarcare l'ex Napoli Andrea Dossena (Giuseppe Agostinone è andato al Piacenza), è più complicata la ricerca del bomber che rimpiazzi Pietro Iemmello. Alfredo Donnarumma, l'obiettivo principale, costa tanto e la Salernitana (che solo ora sta dando una svolta al proprio mercato) non è mai stata tanto convinta di privarsene. Potrebbe farlo solo a fronte di un sacrificio serio. L'alternativa porta nella direzione di Umberto Eusepi, il quale non sarebbe poi un ripiego per Giovanni Stroppa.
In casa Catanzaro, invece, il problema principale era legato alla mediana, dove mancava un elemento in grado di assicurare muscoli ed interdizione. Lacuna che, per le difficoltà ad arrivare a Matute ed Agyei, è stata colmata con l'imminente ingaggio di Fabio Roselli, in uscita da Reggio Calabria. E' possibile che arrivi anche un esterno di difesa, magari bravo a disimpegnarsi come quinto qualora Giulio Spader, tecnico che ha preso l'eredità di Erra, decidesse di dare continuità al proprio 3-5-2. Tramontate, oramai, le ipotesi Petrone, Oliva, Somma, Torrente e Lucarelli. In alcuni di questi casi la trattativa non è neanche iniziata dinanzi all'input del dg Antonello Preiti: lo staff in essere non si tocca, prendere o lasciare. E molti hanno lasciato per questo.
Acque agitate anche a Messina, dove il ds Vittorio Tosto è stato allontanato a sorpresa e, immediatamente dopo, c'è stato l'addio del dg Giovanni Villari (sostituito da Enrico Ceniccola), che resterà comunque nel pool legale del club pur non mancando di manifestare la propria solidarietà all'ex terzino di Napoli e Salernitana. Valerio Bertotto potrebbe decidere di non resistere ancora a lungo (al momento aspetta un esonero che però peserebbe sulle casse del club), ma appare chiaro che queste determinazioni siano il primo passo verso la cessione della società ad un gruppo imprenditoriale del Lazio col quale gli attuali soci, Natale Stracuzzi, Pietro Gugliotta e Nico Micali, stanno trattando. E in città ci si augura che sia finalmente la volta buona dopo la fumata nera con l'imprenditore del caffè, Francesco Barbera. In entrata può arrivare l'ex Akragas Giuseppe Madonia, ma si attende una riorganizzazione dell'area tecnica che si fa adesso urgente e che potrebbe non prescindere da un assetto societario totalmente rinnovato. Allo stato attuale vige il caos, con la proprietà peloritana sempre più delegittimata e, diciamo pure, inadeguata a gestire lo stato di cose esistenti e, più in generale, il futuro del Messina.    
Il Taranto, dopo aver scelto come capo scouting Ernesto De Notaris, avvocato napoletano che cura peraltro gli interessi di Gigi Castaldo, perde quasi definitivamente Giovanni La Camera (direzione Reggiana) e Diego Allegretti (che ha scelto la Maceratese), ma tiene calde le piste Leandro Vitiello e Daniel Kofi Agyei (cercato anche dalla Virtus Francavilla, che vuole pure Karamoko Cissé). Si resta a caccia anche di under sulla fascia ma, nel frattempo, arriva dalla Fiorentina il portiere russo Artem Makarov, scuola Spartak Mosca.
Il centrale difensivo albanese Kastriot Dermaku può essere ancora un sogno della Paganese (e chissà che il Lecce non torni alla carica) anche se non è escluso un ritorno a Melfi. Proprio agli azzurrostellati è aggregato, come noto, Eric Herrera, il quale ha tuttavia ricevuto anche un sondaggio dalla Lupa Roma. In casa Fondi, il colpo di giornata è Andrea Signorini, centrale difensivo ex Rimini, figlio dell'indimenticato Gianluca.  
A Lecce, per un giocatore che va (Alessandro Carrozza, vicino alla risoluzione consensuale del contratto), un altro potrebbe rinnovare: si tratta del franco-maliano Abdou Doumbia, il cui legame coi giallorossi scadrà nel 2017.

Stefano Sica
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