LE SFIDE DEL PASSATO

LE SFIDE DEL PASSATO: 33 ANNI FA UNA VITTORIA DECISIVA CON L'AKRAGAS

Questa foto mi fa fare un tuffo nel tempo a ritroso di 33 anni, facendomi ritornare magicamente alla metà degli anni '80 e più precisamente alla stagione 1985-86. Campionato difficile quello, come questo che sta vivendo attualmente la formazione di mister Favo. Ieri come oggi c'è di mezzo l'Akragas, in una partita spartiacque. Quella Paganese (nella foto di quella stagione in un'inusuale ma classica terza maglia di colore rosso con righe sottili bianche, unica nella storia azzurrostellata marca Ennerre) si schierava con: Di Bari, Rasi, Tebi, Ammendola, Capitan Cocciari, Pagliarulo, Spigariol, Cardamuro, Sapio, Scotti ed Izzo. Erano gli idoli della mia adolescenza, quando la Paganese, seppur dopo i fasti degli anni a cavallo fra i Settanta e gli inizi Ottanta, trascinava non meno di 2000-2500 spettatori al Torre in quei campionati di C2. Alle spalle di quei miei eroi in pantaloncini corti, come si usavano all'epoca, il settore distinti che conferma i miei ricordi, quando alle sedute d'allenamento presenziavano coloro che attualmente seguono la partita. Altri tempi, altro senso d'appartenenza verso i colori sociali della storica U.S. Paganese che oggi vive giorni travagliati.
Come in quel fine novembre del 1985 quando Vincenzo Cascone, presidente-martire, decise di dare una scossa alla panchina di Gennaro Olivieri, sollevandolo. Arrivò Pietro Fontana che diede la sterzata giusta, vincendo la prima partita il 1° dicembre del 1985 proprio contro l'Akragas. La formazione della Città dei Templi presentava Pasquale Marino in campo ed Ignazio Arcoleo in panchina, due totem del calcio siciliano, ma non riuscì ad evitare la retrocessione al termine della stagione con Gladiator e Canicattì. 30 i punti dell'Akgragas contro i 31 della Paganese: per i siciliani pesò, come una pietra tombale, proprio la sconfitta al Torre di quell'inizio di dicembre. A sancire il gol-vittoria, all'86', un vero e proprio "Bronzo di Riace" di quella Paganese, il libero-goleador Michele Ammendola: quadricipiti alla  Sebino Nela e tiro-bomba al fulmicotone tipo Agostino Di Bartolomei, entrambi militanti nella Roma di quel periodo. Una vittoria sofferta che fece esplodere il Torre che riabbracciò la vittoria della Paganese che mancava dalla prima giornata. Allora come oggi Paganese ed Akragas si giocano un pezzo di sopravvivenza nel calcio che conta, con alle spalle situazioni societarie molto critiche. Ora come allora la Paganese ha bisogno di quel pubblico che la sosteneva sempre, soprattutto nelle partite decisive, anche se non veleggiava in acque tranquille.

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Commenti

FUORIGIOCO - LA RISPOSTA DELLA SQUADRA...E DEL PUBBLICO
TANTI TEMI E PUNTATA RICCA QUESTA SERA A PAGANESEMANIA