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SEMPRE LUI, ANCORA LUI, SOLO LUI... CAPITAN SCARPA!

23.10.2018 19:00

In questo avvio di campionato a dir poco tubolento, con una squadra che imbarca gol da tutte le parti, a cercare di mantenere la dritta in questo mare tempestoso c'è solo il capitano, che non ha ancora ammainato la bandiera: Ciccio Scarpa. Sabato pomeriggio, ad un certo punto, l'ho visto chiedere ai giovani compagni di squadra, che potrebbero essere suoi figli, di stare calmi, spronandoli a non abbattersi. La partita con il Catania era iniziata con un'anteprima particolare per il capitano azzurrostellato. Il presidente dell'Acovis, Iannucci, gli aveva consegnato la maglia di ambasciatore contro il bullismo e la violenza. In campo poi ha dovuto contrastare lo strapotere degli avversari e riannodare le fila di un gruppo di ragazzini allo sbando. In ogni partita cerca di dosare e calibrare forza e muscoli al cospetto di avversari più giovani, ma da quella maglia azzurra ricava energie inaspettate. Anche quando non sembra nella giornata giusta trova il tocco, la giocata vincente, il guizzo del campione.
Lo show del dieci di Torre Annunziata era iniziato dalla bandierina del calcio d'angolo, quando ha pescato in area la testa della torre Parigi che insaccava un gol apparentemente inutile per quella mezz'ora vista sin lì. Nella ripresa poi è salito in cattedra Ciccio Scarpa che non si è arreso all'ennesima debacle e ha cercato di salvare il salvabile. Prima una punizione al bacio che ha riaperto la partita, poi un altro assist a Parigi che invece ha colpito Pisseri in uscita. Ma la perla è quell'ennesimo calcio piazzato, specialità della casa, una delle sue, un cioccolattino come l'ha definito Danilo Sorrentino nella sua telecronaca, da deliziare il palato amarissimo del pubblico paganese. Una punizione che ricorda tante altre. Da quella che diede il via ai 46 gol in azzurrostellato al suo esordio, il 23 dicembre del 2006 contro il Poggibonsi, alla goduria estrema dell'1-4 nel derby con la Nocerina. Punizioni magiche, ad affetto, d'interno destro, dalla sua mattonella, che non lasciano scampo a nessuno: da Melillo del Poggibonsi ad Aldegani della Nocerina a Pisseri del Catania. Continua a segnare Scarpa a 39 anni, perchè i campioni non finiscono mai di deliziare anche quando la carta d'identità dice il contrario. E finchè c'è Scarpa c'è speranza. 

Peppe Nocera
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