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IL RILANCIO DI TRAPANI: "FAREMO LA NOSTRA PARTE, LA CITTA' RISPONDA"

Di nuovo seduti allo stesso tavolo, come negli anni in cui la Paganese ha ottenuto i successi principali della sua storia recente. Raffaele Trapani, patron azzurrostellato, riabbraccia metaforicamente il sindaco di Pagani, Alberico Gambino, ed insieme lanciano l'appello alla città: «ridiamo entusiasmo». E' stata la parola chiave della conferenza di stamattina, che si è ripetuta più volte, fra un'ammissione di colpa per la stagione che si è chiusa e il rilancio per quella che verrà, da parte di Trapani, e la speranza di Gambino di rivedere la Paganese lottare per palcoscenici ancora più importanti. A fare da collante, il pragmatismo del notaio Aniello Calabrese, presidente onorario del club azzurrostellato, il quale ha ricordato che se la Paganese ha potuto riottenere la Serie C è stato solo grazie «ad un bilancio in ordine», premiando la decisione della società di pensare prima alle casse e poi al campo. «Col contributo di tutti, però, ci possiamo divertire, ma dobbiamo sottoscrivere tanti abbonamenti e coinvolgere l'imprenditoria locale», le parole del notaio. 

Poco prima, il primo cittadino Gambino aveva fatto il suo appello ai professionisti, agli imprenditori e ai commercianti di Pagani che già gli hanno fatto sentire la propria vicinanza, sotto altri aspetti, in questi primi mesi di amministrazione. «Sono convinto che risponderanno presente anche per la Paganese». Quanto al contributo che la società si aspetta dall'amministrazione, come più volte ribadito da Trapani in conferenza, il sindaco ha rimarcato che i primi impegni ci sono già stati, per rendere fruibile lo stadio. E martedì è in programma a Napoli un incontro con l'ingegnere Gianluca Basile, commissario delle Universiadi, per fare il punto della situazione sulla copertura del settore tribuna. 

A tenere banco in conferenza, però, è stato il presidente Raffaele Trapani, rivitalizzato dalla riammissione in Serie C di una settimana fa che ha riportato entusiasmo in primis a lui. Il numero uno della dirigenza azzurrostellata ha fatto il mea culpa per il campionato che si è chiuso («le nostre scelte sono state frutto di tante situazioni e anche dell'esigenza di tenere i conti in ordine», ha detto), dichiarando che non si dovrà mai più ripetere un'annata così. «Sappiamo che sarà un campionato difficile e non vogliamo farci trovare impreparati. C'è il mix giusto fra la rabbia della retrocessione e la gioia della riammissione, vogliamo allestire una squadra dignitosa e competitiva che faccia bella figura. Il nostro obiettivo è quello di non fallire economicamente, abbiamo sempre preferito perdere e rimanere in vita, piuttosto che vincere ma scomparire, come è accaduto ad altre piazze gloriose in questi anni. Però il calcio è anche entusiasmo e la Paganese costruirà una squadra per divertire e divertirsi». 

Parole con le quali Trapani si è impegnato nei confronti del pubblico, non solo di quello che anche in un momento delicato come l'anno scorso è rimasto accanto alla squadra. Allo stesso tempo, però, la società si aspetta una risposta. «C'è bisogno del supporto di tutti, perchè fare calcio da soli è difficile. Attendiamo un riscontro positivo come abbonamenti, con la campagna che inizierà la prossima settimana. Abbiamo in programma altre iniziative per coinvolgere imprenditori e tifosi: la società deve fare la sua parte, ma la città tutta deve rispondere». 

Una battuta anche sul mercato: «Siamo ripartiti dai pilastri dell'anno scorso, adesso dobbiamo completare la rosa con altri 3-4 elementi di spessore. Ci sono trattative avviate con giocatori importanti, anche loro si convinceranno della bontà del nostro progetto ed uno dietro l'altro firmeranno con la Paganese». 

Danilo Sorrentino
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