LA PARTITA DEL TIFOSO

LA PARTITA DEL TIFOSO - QUANT'ERA BELLO IL CALCIO DI UNA VOLTA...

28.04.2021 19:01

Ma quanto era bello il calcio di una volta?! Quanto era bello quando i calciatori delle squadre avversarie, al solo pensiero di venire a giocare a Pagani (per giunta una partita per noi fondamentale) si facevano il segno della croce, davano un mesto saluto alle famiglie di origine (una sorta di commiato dalla vita terrena) e si accingevano a venire a giocare a Pagani, contro la Paganese, manco stessero andando al fronte!! Che volete da me, io rimpiango i tempi in cui gli avversari chiedevano “Permesso?” e “per piacere, se faccio il bravo, oggi, mi fate riabbracciare mio figlio, stasera?”, quando varcavano la soglia dei nostri spogliatoi. E poi rimpiango quando, in tribuna, se proprio qualche temerario e incosciente tifoso avversario aveva avuto l’ardire di venire in trasferta al nostro stadio, questo andava nascondendosi per non farsi vedere, identificare, magari atteggiando la voce al famoso slang paganese, pur di passare inosservato. E ancora rimpiango quando, gli avversari, in mezzo al campo si ritrovavano undici indemoniati in casacca azzurrostellata pronti a tutto pur di portare a casa la vittoria. Le alternative, all’epoca erano diverse: o perdevano, oppure… perdevano.

Invece, adesso, è tutt’altra cosa: si viene a Pagani a fare la scampagnata, anche quando non si ha più nulla da perdere e noi siamo ancora che’ scoll’ n’front! E addirittura, onde rischiare che ti distrai e magari perdi una partita avvantaggiando così la Paganese (non sia mai), la tua società ti promette anche, come sembra, il premio partita, se non perdi.   

In tribuna, invece, area di Pasquetta per una cinquantina di gai e simpatici “personaggetti”, scesi all’uopo dai loro rifugi. Quanto si disperavano, quando i loro eroi sfioravano un inutile gol! Secondo me il premio spettava anche a loro tifosi, vedete che vi dico. Il più indecifrabile, tra quelli giunti dalle alte lande, così mi è parso, era uno strambo figuro che per l’occasione indossava uno sfavillante paltò che, se la memoria non mi inganna, l’ultima volta ho visto indossato da Petar, il simpatico amico (un tantino sfigato, a dire il vero), della più famosa Heidi. Esattamente, avete capito bravissimi, Heidi, quella che viveva sulle montagne sperdute che neppure “tuttocittà” conosce. Insomma: Petar, presente! Heidi, a ben vedere, pure! Le caprette, sicuramente da qualche parte stavano. Chi mancava? Solo il nonno di Heidi e poi eravamo al completo!   

Comunque, a finale, complimenti al Potenza per la bellissima prestazione sciorinata al “Torre”, rimembrando sempre che la ruota gira e semmai dovesse toccare a voi, noi dovremo quantomeno rendere pan per focaccia.

Tutto quanto sopra premesso, mi preme l’obbligo di rimarcare che i nostri hanno sfoderato una partita pietosa! E vorrei che qualcuno ricordasse a questi signori che se continuano così noi facciamo una scesa, dove neppure voglio dire! È ora, dunque, che si dessero una regolata, a partire dalla trasferta di Caserta, dove possono giocarsi la seconda chance per finire prima del Bisceglie, poi se vedrà.

Forza Paganese!

Alberto Maria Cesarano - PaganeseMania

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